Il coniuge non versa il mantenimento per i figli? La legge pone rimedio: ecco chi sarà obbligato ad occuparsene

La normativa chiarisce che la responsabilità sui figli minorenni si estende ben oltre il nucleo familiare immediato.

In un mondo ideale, le separazioni coniugali e i divorzi si risolverebbero senza attriti, soprattutto quando sono coinvolti dei minori. Purtroppo, nella realtà, queste circostanze possono generare tensioni notevoli, specialmente in relazione al mantenimento economico dei figli.

conseguenze dei genitori che non mantengono i figli
Il mantenimento dei figli minorenni è un argomento delicato e pieno di sfaccettature (Giustiziagiusta.info)

La questione del sostegno finanziario ai minori, in particolare, diventa spesso terreno di contese, con un genitore che, per varie ragioni, potrebbe ritardare o evitare del tutto il versamento dell’assegno di mantenimento stabilito dal giudice.

Di fronte a tale scenario, molte persone si chiedono quali siano i rimedi legali disponibili e se esistano altri soggetti, oltre al genitore diretto, responsabili del mantenimento dei figli in caso di mancato adempimento. La normativa italiana, infatti, prevede soluzioni specifiche per queste situazioni, delineando un quadro di responsabilità e obblighi ben definito, volto a garantire il benessere economico dei minori, indipendentemente dalle vicissitudini familiari.

Chi mantiene i figli minorenni se non sono i genitori a farlo?

Quando si parla di mantenimento dei figli, la prima e ovvia responsabilità ricade sui genitori. Il codice civile italiano, nel delineare i diritti e doveri derivanti dalla responsabilità genitoriale, stabilisce che entrambi i genitori devono contribuire al sostentamento dei figli in proporzione alle proprie possibilità economiche e capacità di lavoro, sia essa professionale che domestica. Questo principio vale indistintamente sia per le coppie sposate che per quelle non sposate.

chi mantiene i figli se non lo fanno i genitori
Se i genitori non riescono a provvedere al mantenimento, vengono coinvolti i nonni (Giustiziagiusta.info)

Tuttavia, la legge prevede anche meccanismi di salvaguardia per i casi in cui uno o entrambi i genitori si trovino nell’impossibilità di fornire il necessario sostegno economico. In questi contesti, entra in gioco la figura degli ascendenti diretti, vale a dire i nonni dei minori. La normativa, infatti, estende a loro una responsabilità sussidiaria, obbligandoli a intervenire economicamente a favore dei nipoti, ma solo in circostanze particolarmente delineate.

La responsabilità dei nonni scatta in presenza di specifiche condizioni: innanzitutto, deve essere dimostrata l’incapacità economica dei genitori di provvedere al mantenimento dei figli. Questo significa che il ricorso ai nonni come soggetti obbligati al pagamento dell’assegno di mantenimento è considerato una misura eccezionale, attivabile solo quando sia evidente la mancanza di risorse finanziarie adeguate da parte dei genitori.

La Corte di Cassazione, con varie sentenze, ha chiarito il quadro normativo, sottolineando che l’obbligo di mantenimento da parte dei nonni non è automatico o indiscriminato. È necessario, prima di tutto, che il genitore obbligato al versamento abbia effettivamente omesso tale dovere non per una scelta volontaria, ma per reale incapacità economica. Inoltre, il genitore custode deve dimostrare di non essere in grado, con le proprie risorse, di assicurare un adeguato sostegno al figlio.

La legge stabilisce, pertanto, un ordine di responsabilità che parte dai genitori e, in loro assenza o incapacità, si estende agli ascendenti più prossimi, assicurando così un ulteriore livello di protezione finanziaria ai minori.

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