Un errore comune di tanti contribuenti porta a pagare un ISEE molto alto e sborsare tantissimi soldi: come si può risolvere il problema?
Molti utenti si trovano davanti a delle situazioni complicate, soprattutto quando si tratta di temi legati al mondo economico e finanziario. I nostri lettori ci hanno raccontato delle loro esperienze circa un ISEE tremendamente alto per colpa di questo errore fatale. In questo articolo vi sveleremo dei segreti per rimediare ad una delle situazioni appena descritte per dire addio alle vostre paure.
Molto spesso ci troviamo ad affrontare alcune spese o alcuni tasselli economici cui non conosciamo moltissimo. Ad esempio, quando si parla di ISEE, al fine di rinnovarlo è molto importante stabilire che ai fini della determinazione della fascia di appartenenza non contano solo i redditi ma anche la composizione del nucleo familiare.
Per prima cosa è molto importante dire come si ottiene, di base, questo dato ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente); il valore è dato dal rapporto di alcuni dati come composizione del nucleo familiare e delle sue caratteristiche e l’ISE rappresenta la somma dei redditi con una quota (il 20%) dei patrimoni mobiliari ed immobiliari di tutti i componenti il nucleo familiare.
E’ bene sottolineare che, a seconda della fascia di reddito di appartenenza, l’INPS ne quantifica l’importo stabilendo se ogni contribuente fa parte della prima , della seconda o della terza fascia. Questi, però, sono concetti basilari da sapere ma alcune volte ci possiamo trovare dinnanzi a degli errori che rendono un ISEE altissimo.
Ma come fare a risolvere determinati problemi ed evitare di pagare molto di più del previsto? Nel prossimo paragrafo vi diremo di più dell’argomento.
ISEE più alto del previsto: ecco come risolvere il problema
Oggi la tecnologia avanzata aiuta spesso i contribuenti ad evitare lunghe file al Caf o dai commercialisti e da la possibilità ad ognuno di noi di compilare la DSU da soli tramite il potale dell’INPS. Basta avere le proprie credenziali di accesso SPID, CIE o CNS e completare la procedura di richiesta dell’ISEE. Quello che hanno notato è che uno degli errori assai comuni fa riferimento ad un dato specifico.
L’errore di cui vi parlavamo nel paragrafo precedente è proprio quando si tratta di alcuni dati che fanno riferimento a case, terreni e fabbricati. Non tutti lo sanno, ma basta un qualunque errore e puoi dire a Bonus e agevolazioni.
Nel calcolo dell’ISEE la casa di abitazione non entra a meno che non sia di valore elevato. Anche se la banca dati dell’INPS ha già dei valori protocollati, bisogna prestare molta attenzione e verificare sempre i dati.
Se si parla di immobile, bisogna sempre indicare che il seguente è adibito ad abitazione principale e se i titolari sono due, bisogna espressamente indicarlo. In altre parole, la casa principale non viene inserita come automatica come succede nella DSU.
I contribuenti, quindi, devono confermare il tutto, avviare le modifiche cliccando sull’apposito tasto. Bisognerà spuntare, per l’immobile dove risiede la famiglia del richiedente, la casella “abitazione principale del nucleo”. Anche se vi potrà sembrare una cosa da nulla, è molto importante farla per evitare di incorrere ad un ISEE troppo alto.
