L’auto a spina non si vende e migliaia di auto cinesi sono ferme nei porti, ma presto arriverà l’elettrica con 1.000 km di autonomia

Migliaia di auto elettriche cinesi sono ferme nel porto di Livorno e in altri porti europei. Una situazione causata dall’incremento della produzione delle fabbriche cinesi ma anche dal crescere dell’invenduto.

L’Europa si confronta con un enigma che sfida le aspettative del boom dell’auto elettrica. Migliaia di veicoli cinesi elettrici rimangono parcheggiati nei porti di Livorno e di altri porti europei, in attesa di essere smistati presso autosaloni e concessionarie. Questa enorme massa di auto ferma nei porti è il desolante simbolo di una rivoluzione che stenta a decollare. Questa situazione non solo solleva interrogativi sul futuro dell’auto elettrica, ma anche sulle dinamiche di un mercato automobilistico in rapida trasformazione. Tuttavia, all’orizzonte si prospetta una soluzione che potrebbe mettere il turbo alla vendita delle auto a spina, una vettura con una autonomia che supera di gran lunga quelle attuali.

L’auto a spina non si vende e migliaia di auto rimangono ferme nei porti

Il porto di Livorno è diventato un gigantesco parcheggio a cielo aperto. Le auto elettriche cinesi, arrivate con la promessa di una rivoluzione verde, sono ora un simbolo di stallo. L’ingorgo è frutto di un rallentamento delle vendite e del timore di nuovi dazi europei. Le case automobilistiche cinesi, come BYD, Great Wall e Chery, hanno spinto le esportazioni per mantenere attive le loro fabbriche. Tuttavia, adesso si trovano a fronteggiare un mercato non così ricettivo come previsto.

La situazione è complicata ulteriormente da problemi burocratici e logistiche insufficienti, che rendono difficile lo scarico e la distribuzione dei veicoli. In alcuni casi mancano addirittura le bisarche per trasportare l’enorme massa di auto elettriche venuta dell’Oriente

Ma all’orizzonte si annuncia una soluzione che potrebbe rivoluzionare il mercato delle auto elettrica

Le auto elettriche cinesi vantano caratteristiche tecniche notevoli e costi concorrenziali, sfidando i giganti occidentali del settore. Ma, anche per le auto cinesi rimane lo stesso problema di quello della auto elettriche prodotte dalle case occidentali: la limitata autonomia. Oggi un’auto elettrica può percorrere al massimo 500 km, forse 600 km, prima di esaurire una carica. Questa distanza, comunque, si percorre in condizioni ideali che difficilmente nella realtà si verificano.

In genere un’auto elettrica percorre 400 km, quindi per fare 1.000 km un’auto deve essere ricaricata almeno due volte. I tempi di attesa per ogni ricarica sono tra 30 minuti e 50 minuti.  Questo disagio pochi sono disposti ad accettarlo specialmente se spendono 40.000 euro o 50.000 euro per un mezzo elettrico. La soluzione potrebbe arrivare presto grazie a Nio, un gruppo cinese che opera già in Europa. L’azienda ha annunciato che presto metterà in vendita anche in Europa, un‘auto elettrica con una autonomia di mille chilometri. Il prezzo dovrebbe essere attorno ai 30.000 euro.