Pensioni 2025: ecco perché chi doveva prendere 2.000 euro ne prenderà 1.400

Il sistema previdenziale italiano ormai viaggi spedito nella direzione del ricalcolo contributivo delle prestazioni. Già oggi qualche misura prevede questo calcolo particolarmente penalizzante delle prestazioni.

Se le misure che hanno il calcolo contributivo obbligatorio sono diverse, i lavoratori che hanno la pensione liquidata con questo sistema sono molti di più. E nel 2025 saranno ancora più numerosi quelli che possiamo definire i nuovi penalizzati dalle pensioni.

Pensioni 2025, ecco perché chi doveva prendere 2.000 euro ne prenderà 1.400

La riforma delle pensioni, sempre ipotetica e sempre abbastanza difficile da varare, resta in pista per la futura Legge di Bilancio. Anche se non ci sono certezze, qualcosa si muove. E se per capire che misure il Governo intende varare, bisogna avere pazienza, sulla linea che l’Esecutivo gioco forza prenderà, le certezze sono maggiori. Il sistema contributivo è entrato in vigore con la Riforma Dini. Dal 1996 le pensioni hanno cominciato ad essere calcolate con il penalizzante sistema contributivo. Alcune solo in parte, altre interamente. Oggi le pensioni calcolate con il sistema contributivo sono quelle ad appannaggio di lavoratori che hanno il primo accredito di contributi dopo il 1995. Poi però ci sono Opzione Donna e la Quota 103, che sono due misure di pensionamento anticipato, entrambe contributive. In questo caso ai lavoratori viene offerta la possibilità di accedere alla pensione in anticipo, ma solo accettando di rinunciare al calcolo retributivo per tutti i periodi su cui spettava questo favorevole calcolo.

Ecco cosa rischia di dover subire il lavoratore che va in pensione dal 2025

Chi ha maturato 18 anni di contributi prima del 1996 ha diritto al calcolo contributivo solo dal 2012 in poi. Si tratta di una specie di salvaguardia che consente a chi ha lunghe carriere nel sistema retributivo, di prendere un trattamento più alto. E naturalmente di subire meno penalizzazioni dal passaggio al contributivo imposto dal 1996. Pagano meno pegno quelli che hanno meno di 18 anni di versamenti prima del 1996. Per loro il calcolo contributivo si applica su tutti i periodi successivi al 31 dicembre 1995. La riforma delle pensioni parte dal concetto che ogni misura nuova da varare, obbligherà a queste penalizzazioni i lavoratori.

E per le pensioni 2025, ecco perché chi doveva ricevere un trattamento più favorevole adesso rischia di essere penalizzato. Il rischio è più concreto di quanto si pensa. Anche se non c’è niente di ufficiale, presto molte altre prestazioni anticipate potrebbero avere nel calcolo contributivo l’unica strada percorribile. Il taglio di pensione per soggetti con carriere tra i 35 ed i 41 anni di contributi arriva al 30% e a volte lo supera. Significa che chi doveva prendere 2.000 euro ne prenderà 1.400 di pensione per il solo fatto che il sistema di calcolo penalizzante gli viene imposto.

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