Quando un rapporto di lavoro si interrompe, a prescindere dalle motivazioni che portano all’interruzione, tra gli emolumenti che il datore di lavoro deve dare al dipendente c’è il TFR. Parliamo di quella tutela economica che spetta al lavoratore al termine del rapporto di lavoro e che viene alimentato mese dopo mese durante il rapporto di lavoro stesso.
TFR è acronimo di Trattamento di Fine Rapporto ed il lavoratore mese dopo mese durante la sua retribuzione, versa in questa specie di salvadanaio. In genere ciò che il lavoratore accantona, viene lasciato al datore di lavoro. Oppure ad un fondo pensionistico privato o assicurativo a libera scelta da parte del lavoratore. Ci sono casi però in cui il TFR può essere liquidato prima dell’interruzione del rapporto di lavoro. E adesso vedremo cosa serve per ottenere ciò che spetta in anticipo. Perché prenderà prima il Trattamento di Fine Rapporto il dipendente che segue la giusta procedura.
Ecco come funzionano le regole per il TFR nel Codice Civile
Le regole per l’anticipazione del TFR sono stabilite dal Codice Civile che ha un articolo appositamente destinato a questa eventualità. Però molte cose possono cambiare da contratto collettivo a contratto collettivo e quindi in base al settore lavorativo. Perché possono cambiare i documenti necessari per richiedere l’anticipazione o possono cambiare anche le regole che vanno rispettate per ottenere l’anticipo. Nel momento in cui un lavoratore chiede l’anticipazione del TFR il più delle volte bisogna fare ciò che il Codice Civile prevede e ciò che il CCNL di categoria ha deciso. Sono rari i casi in cui il dipendente può chiedere l’anticipazione del TFR senza essere assoggettato a questo tipo di regolamenti. Anzi solo in un caso non ci sono vincoli ed è quello del lavoro domestico. Una badante oppure una colf possono chiedere ogni fine anno di lavoro l’anticipo del 70% del TFR maturato. E senza dare giustificazione o motivazione alcuna alla richiesta. Negli altri settori le regole sono più stringenti.
Prenderà prima il Trattamento di Fine Rapporto chi presenta questi documenti
In base all’articolo n° 2120 del Codice Civile, il lavoratore può chiedere l’anticipo del TFR solo una volta durante il rapporto di lavoro con uno stesso datore. E lo può chiedere solo se ha almeno 8 anni di continuità di assunzione presso lo stesso datore di lavoro. Il TFR così liquidato può arrivare solo al 70% di quanto accantonato. il dipendente però deve motivare la richiesta. E sempre il Codice Civile prevede che tale richiesta si può fare per improvvise necessità sanitarie, come possono essere delle terapie o degli interventi piuttosto onerosi. Oppure si può chiedere per spese inerenti l’acquisto o la ristrutturazione della casa di abitazione principale del lavoratore o di un suo figlio. Alla richiesta va allegata la documentazione comprovante il tutto, quindi preventivi di spesa per quelle sanitarie, oppure fatture per chi le ha già sostenute. Oppure il compromesso di compravendita nei casi di acquisto della casa.