Ristrutturazione casa, Superbonus addio per le fasce deboli

Il DL numero 39 del 29 marzo 2024 è in fase di conversione in Legge. E gli emendamenti al Decreto sono davvero tanti in questa fase di conversione. Tra questi uno rischia di provocare un sostanziale taglio alla godibilità di agevolazioni fin qui decisive in materia di ristrutturazione di casa.

Il già citato Decreto, reca Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali e pertanto nel suo contenuto ci sono anche provvedimenti relativi a Superbonus e Bonus ristrutturazione. E sono provvedimenti negativi per i contribuenti.

Ristrutturazione casa, Superbonus addio per le fasce deboli

Uno degli emendamenti al DL numero 39 pone un freno all’uso dei crediti fiscali maturati dai contribuenti in compensazione. E questo in aggiunta alla ripartizione unica e obbligatoria ed in 10 anni e al divieto di cessione delle annualità singole. Novità che, come vedremo, rischiano seriamente di penalizzare i contribuenti che hanno svolto lavori sulla casa.

La nuova stretta che si accinge ad introdurre il Governo è servita e riguarda non solo il Superbonus, ma tutti i Bonus sulle case.  Ripartire per forza in 10 anni e non in 4 questi Bonus, compreso quello per il superamento delle barriere architettoniche con conseguente allungamento delle tempistiche per il recupero del credito d’imposta maturato porterà soprattutto gli incapienti o chi rischia di diventare tale negli anni, a perdere il diritto al recupero delle spese.

Tempi duri per i Bonus ristrutturazione, i tagli proseguiranno anche nei prossimi anni

Non potendo più cedere le quote annuali, è evidente che un contribuente che non ha la certezza di restare capiente negli anni, rischia grosso. Il fatto grave è che il contribuente che allo scorso 4 aprile non era riuscito a cedere i crediti, e nemmeno a trovare soggetti disposti eventualmente a subentrare nel diritto al credito fiscale, si troverà di fronte ad un muro. Perché dovrà spalmare nelle sue dichiarazioni future il credito. Senza poter, di anno in anno, verificare la capienza fiscale e scegliere se trattenere per se stesso il credito o eventualmente cederlo.

La stretta del Governo però è solo all’inizio. Perché vengono previste altre limitazioni per gli anni futuri. Pare infatti che il Bonus ristrutturazione passerà dal 50% di oggi al 30% dal 2028, senza considerare che già nel 2025 dovrebbe calare al 36%. I contribuenti interessati da queste agevolazioni, quindi, dovranno iniziare a rivedere i loro piani. Soprattutto alla luce delle novità che rendono meno appetibili questi Bonus. Agevolazioni sulla ristrutturazione casa, Superbonus addio quindi, e soprattutto per le fasce deboli dal punto di vista dei redditi.

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