Mettersi in proprio, ecco gli incentivi a fondo perduto per diventare lavoratore autonomo

In vigore una nuova tornata di incentivi per le attività autonome. Sono in arrivo contributi, anche a fondo perduto, per avviare un’attività di lavoro autonomo. Più facile mettersi in proprio, ecco gli incentivi a fondo perduto che agevolano le iniziative di alcuni contribuenti.

Il cosiddetto DL Coesioni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e dall’8 maggio appena trascorso è ufficialmente in vigore. Dentro questo atto, ecco che ci sono notevoli agevolazioni proprio per chi decide di avviare una attività libero professionale.

Mettersi in proprio, ecco gli incentivi a fondo perduto per diventare lavoratore autonomo

In due vesti le agevolazioni per diventare lavoratori autonomi sono appena entrate in vigore. Una è destinata ai residenti nelle Regioni svantaggiate del Sud dello Stivale. Naturalmente l’altra è destinata ai residenti nelle Regioni del Centro e del Nord. La misura destinata alle Regioni del Mezzogiorno si chiama “Resto al Sud”. Si tratta quindi di una rivisitazione di quanto già da tempo (nata nel 2017, ndr) è stato programmato per spingere le iniziative libero imprenditoriali nel Mezzogiorno. Quella invece destinata al Centro-Nord si chiama “Autoimpiego Centro-Nord Italia”. I dettagli, le agevolazioni, le modalità di richiesta devono essere messe a punto con il classico decreto attuativo dopo la conversione in Legge del DL. In genere, come da prassi, tutto dovrebbe vedere i natali entro il prossimo 7 giugno, ovvero entro i 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto nella Gazzetta Ufficiale.

In attesa delle istruzioni, ecco cosa si sa del progetto

Ad oggi sembra certo in base a quello che si legge nel Decreto, che tutte e due queste misure si rivolgeranno a soggetti che vogliono avviare un’attività da soli o in forma collettiva. Pertanto dovrebbe essere ammesso godere delle agevolazioni, compresa la parte a fondo perduto, anche per le iniziative societarie tra liberi professionisti. Perché i due strumenti a sostegno delle nuove iniziative di lavoro autonomo riguarderanno anche i liberi professionisti. Purché si tratta di attività che prevedono l’iscrizione del diretto interessato in un albo o in un ordine. Gli incentivi però si rivolgono a giovani, perché viene fissato il tetto dei 35 anni. In pratica solo gli under 35 potranno sfruttare questa favorevole possibilità. Infatti, le misure rientrano nel pacchetto del piano nazionale per giovani e donne 2021-2027.I richiedenti dovranno rispettare alcune condizioni oltre all’età anagrafica. Per esempio, dovranno essere privi di lavoro e dentro il programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL).

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