Il Decreto Coesione non ha lesinato novità importanti in materia lavoro. Tra queste grandi novità si sono anche alcuni nuovi incentivi per le assunzioni di alcuni lavoratori.
Nel decreto n° 60 del 7 maggio 2024 infatti, agli articoli 22, 23 e 24 si parla proprio di incentivi per nuove assunzioni. Sono di fatto 3 i canali di agevolazione che adesso andremo a vedere. Misure queste che secondo i legislatori servono per rilanciare l’occupazione in Italia.
Nuovi incentivi per le assunzioni, giovani, donne, ZES e grandi imprese, c’è tutto
Come dicevamo sono tre i nuovi incentivi per le assunzioni che vengono introdotti dal Decreto Coesione. Dare sostegno al mercato del lavoro, favorire l’inclusione lavorativa e dare manforte ad uno sviluppo sempre più necessario. I tre nuovi incentivi per le assunzioni riguardano naturalmente particolari categorie di lavoratori. Il DL è già attivo, anche se deve essere convertito in Legge e servono i decreti di attuazione. Ma questa procedura dovrebbe essere sollecita visto che come sempre bisogna provvedere a mettere in atto i provvedimenti entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale. E dal momento che la sua pubblicazione è avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale del 7 maggio, precisamente la numero 105, ecco che la deadline è fissata per il 7 giugno 2024. Naturalmente per le dotazioni preventivate serve anche il via libera di Bruxelles e dell’Unione Europea.
Cosa viene previsto dal Decreto per il lavoro
Chi intende sfruttare queste agevolazioni che adesso vedremo, al momento deve provvedere ad assumere, se ha necessità, seguendo la via ordinaria. Fermo restando probabilmente il diritto a godere retroattivamente dell’agevolazione, probabilmente a far data da quella di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Coesione. Tre diversi interventi quindi. Il primo per i giovani, con una agevolazione che riguarda le nuove assunzioni a partire dal primo settembre 2024 e per tutto l’anno 2025. Le assunzioni incentivate devono essere a tempo indeterminato o trasformando contratti precari in contratti a tempo determinato. Il datore di lavoro che assume può godere così di uno sgravio al 100% dei contributi previdenziali per 24 mesi ed entro il limite massimo di 500 euro al mese per neoassunto sotto i 35 anni di età.
Solo per le Regioni ZES, cioè quelle del Mezzogiorno lo sgravio sale a 650 euro al mese come limite massimo. La seconda agevolazione, che può arrivare sempre a 650 euro, riguarda le donne. Purché residenti da almeno 6 mesi nelle aree ZES. Sempre per le Zone Economicamente svantaggiate, esonero fino a 650 euro al mese per neoassunto disoccupato da 24 mesi per le aziende che hanno almeno 10 addetti a libro paga. Invece dal primo luglio 2024 le aziende di grandi dimensioni, a partire da quelle con almeno 250 dipendenti, possano richiedere al Ministero del Lavoro vari interventi formativi e di riqualificazione professionale.